giovedì 21 maggio 2015

Recensione del film "Il Settimo Figlio"

- Beh, ecco qua…
- Ecco qua? Come ecco qua?
- No, dico... Ho finito.
- Ah, finisci così?
- Ehm… sì.
- Ah.



- Eh…
- Sarò onesta, Il Settimo Figlio. Non mi aspettavo molto di più…
- Non ti aspettavi molto di più? Ah, bene! Ma perchè sei venuta con me, scusa…
- Ero curiosa.
- Come sarebbe, “ero curiosa”? Non capisco…
- Il Settimo Figlio, diciamocela tutta: sei un film scadente. Sei tratto da un romanzetto fantasy, uno dei tanti che sono saliti sul carrozzone di Harry Potter.
- Beh, sono un film fantasy, è normale rifarsi a certi modelli…
- Tesoro, evita. Voglio dire: il giovane contadino che sente di essere speciale ed il vecchio mago che arriva a dirgli che effettivamente è speciale, cosicchè il contadino possa intraprendere un percorso di formazione che lo porterà a salvare l’umanità da una minaccia oscura facendo uso di determinati oggetti magici.
Davvero? Ancora questa storia? "Lo Hobbit" è uscito 80 anni fa: è possibile che nel 2015 una storia fantasy debba ancora iniziare in questo modo?



- Beh, che ti devo dire! Funziona! I nerd, i malati di fantasy, quelli che hanno amato il libro sono venuti a vedermi! È a quella gente che mi rivolgo! Se a te non sono piaciuto è perchè sei una cine-snob!
- Cazzate. Io adoro il fantasy, tesoro. Da sempre. Mi è piaciuto anche il primo episodio de “Lo Hobbit”, che pure è un filmetto da poco. Non so che farci, quando vedo una spada ed un mantello divento scema. Nonostante questo, le due ore passate con te non mi hanno lasciato nulla. Ma facciamo due conti: sarai costato una novantina di milioni di dollari, no?
- Più o meno. E quindi?
- Quanti ne hai incassati?
- Beh… Così su due piedi, non saprei…
- Diciamo cento milioni. Cento e rotti.
- Sono rientrato ampiamente  delle spese, no?
- Sì, bravo. Sei rientrato dalle spese. Hai un cast che include Jeff Bridges e Julianne Moore e sei rientrato dalle spese. Il Settimo Figlio, dormi, che è meglio…
- Che vorresti dire?
- Jeff Bridges ha vinto l’Oscar appena cinque anni fa ed è uno degli attori più carismatici in circolazione. E piace ai botteghini. Julianne Moore, con l’eccezione forse di “Next” e “Non-Stop”, non sbaglia un colpo da almeno un decennio. Sono due calibri pesanti, e si vede. Perchè nonostante una trama che si snoda in un roveto di clichè e dei dialoghi appena passabili, questi attori riescono comunque a dare una certa profondità ai personaggi. E anche il ragazzino, Ben Barnes, non se la cava così male...
Ecco, Il Settimo Figlio: con un cast del genere, sei riuscito solo a rientrare dalle spese.



- …
- Ed è un bene che sia così. Significa che forse i gusti del pubblico si stanno raffinando, che non basta più un romanzetto per ragazzi ed una tonnellata di CGI per fare un fantasy di successo. 
Tu speravi di essere il primo film di un nuovo franchise, vero? Dubito che sarà così. Voi film dovete fare i conti con le serie tv e con i videogiochi. Oggi, ad un film, anche ad un film di genere come te, viene richiesto di dire qualcosa di nuovo. O almeno di provarci.
- Oh, senti, sono un film d’azione più che un film fantasy. Lo dicono anche alcune recensioni…
- Non preoccuparti, le recensioni dicono che sei scarso anche come film d’azione. La vera domanda è perchè degli attori affermati come quelli di cui sopra abbiano accettato di sporcarsi le mani con te. Immagino che debbano campare anche loro… Di questo ero curiosa, Il Settimo Figlio: volevo capire se eri uno di quei film che passano ingiustamente inosservati, che pur non raggiungendo alti livelli riservano delle chicche inaspettate.
Ma non è così. Sei un film scadente. Di cui, con un po’ di fortuna, non ci sarà un seguito.
- Ho capito. Domattina me ne vado senza far rumore.
- Ecco, bravo.

2 commenti:

  1. Finalmente qualcuno che parla dei film senza scontati, banali commenti entusiastici.

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    1. Grazie, ci si prova. I commenti entusiastici arriveranno, ci vuole solo un film che entusiasmi...

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